Rimedia Deffenu: quando tanta bellezza fa rima con disappunto
🌐 Sardegna domani #5: libraia sarda nel cuore di Pisa, Rimedia Deffenu si stupisce ogni volta che torna nella sua isola. Poi vede inutile cemento e poca cura: e allora si imbestialisce
🌊 La Sardegna è un’altra cosa
«Caro Luciano - mi scrive Rimedia Deffenu -, vorrei parlarti del mio amore per l’Isola senza enfasi ma, lo ammetto, sono ancora afflitta dalla sindrome di Ulisse: emozione allo sbarco e struggimento, con il cofano zeppo di provviste, quando riparto (eppure lo so che il pane carasau, ormai, lo puoi comprare anche a New York!)».
Rimedia è un’amica di lunga data. Ci conosciamo da ragazzini, le nostre famiglie si conoscono bene. Suo padre, tziu Attilio, era padrino di mio padre. Lei vive e lavora a Pisa, ma è sarda di Lodè. È approdata nella città della torre pendente per gli studi universitari in Lingue e letterature straniere, era il 1987 allora; è diventata toscana d’adozione, «nonostante le mie profonde radici isolane», sottolinea. Tanto profonde, quelle radici isolane, che quando Rimedia pensa alla Sardegna del futuro ha subito un sussulto, intimo e intenso.
«Mi riesce difficile non utilizzare frasi da brochure pubblicitaria - dice -; non vorrei nominare, quindi, il profumo del mirto e dell’elicriso, il mare, cristallino, le spiagge, bianche, rosa o dorate, le rocce che sembrano sculture, la magia, i sapori».
E subito aggiunge: «Altrettanto difficile immaginare nuovi scenari, considerato il momento attuale».
Divoratrice di storie, di poesie, di romanzi e di saggi, Rimedia Deffenu è una delle due donne-coraggio che nel 2013 hanno preso in mano le sorti dell’ottocentesca libreria Ghibellina, «nel cuore del centro storico di Pisa, sotto i caratteristici portici di Borgo Stretto, a due passi dal lungarno e a breve distanza dalla celebre piazza dei Miracoli» ha scritto Matteo Eremo in un delizioso volume del 2015 pubblicato dalla Marcos y Marcos, “La voce dei libri II”, storie di libraie coraggiose. Dieci anni fa, la Ghibellina era ormai in disgrazia e sull’orlo del baratro. È stata Paola Bertini a pensare a Rimedia. «Stando lì per qualche mese - ha raccontato Paola - ho capito che la situazione non era semplice, ma che c’erano tutti i presupposti per risollevarsi, a patto di trovare una persona su cui poter contare. Quella persona era Rimedia Deffenu». Sì, proprio lei, Rimedia de tziu Attilio. «Che proprio io - è sempre Paola che parla - avevo assunto anni prima alla Feltrinelli di Pisa, dopo aver intravisto in lei la mia stessa passione per questo mestiere». È grazie all’incontro fortunato delle due donne che è rinata la Ghibellina. «In soli due anni Paola e Rimedia hanno realizzato un piccolo miracolo, facendo valere le proprie competenze e i rapporti maturati negli anni con i principali editori italiani» ha messo in evidenza Eremo. Il duetto iniziale si è poi allargato con l’ingresso di un’altra donna, Maria Minutillo, l’altro pilastro della storica libreria di Pisa. E ancora: in quota società c’è anche una quarta donna, Lina Deffenu, sorella di Rimedia, a sua volta libraia in Svizzera.
Un evento organizzato dalla libreria Ghibellina di Pisa (fonte: pagina Facebook della libreria)
«Per prima cosa - spiega Rimedia Deffenu - abbiamo lavorato molto sul catalogo, che prima puntava principalmente sui libri a metà prezzo. Abbiamo quindi introdotto da zero la saggistica, una vera e propria chiave di volta per raggiungere l’importantissimo bacino d’utenza degli studenti e dei professori». «Poi abbiamo curato l’ampiezza e la profondità della narrativa - spiega la libraia di Lodè che ha conquistato il cuore di Pisa -, strutturandola adeguatamente e dotandola di tutti quei titoli che in una libreria non dovrebbero mai mancare. Inoltre abbiamo allestito un bel settore per l’infanzia, avvicinando le mamme e iniziando i più piccoli alla lettura. Ma la cosa che ci ha dato notevoli soddisfazioni è stato portare tanti scrittori sotto i bellissimi portici di Borgo Stretto, facendolo diventare un salotto letterario a cielo aperto».
Gli incontri con gli scrittori sono così diventati l’anima delle serate pisane sotto la grande insegna della Libreria Ghibellina, cento metri quadrati di scaffali, volumi di tutti i generi. «È una vera gioia - esulta Rimedia - vedere la gente che passa durante lo shopping fermarsi ad ascoltare uno scrittore che parla di libri». Le attività, le idee, gli eventi si moltiplicano. Dallo scorso 30 maggio è in corso la Rassegna letteraria “Scrittori in borgo”, edizione 2023: andrà avanti fino al prossimo 13 luglio e vede impegnati autori come Marco Malvaldi e Salvatore Niffoi, Amitav Ghosh e Giampaolo Simi, Oliviero Toscani, Maurizio Maggiani, Michela Marzano, Carlo Boccadoro… e altri, tanti altri. La rassegna è sponsorizzata per il secondo anno da PharmaNutra.
Paola Bertini, Luca Soffi e Rimedia Deffenu nella libreria Ghibellina
Da buona libraia qual è, Rimedia Deffenu non può pensare alla Sardegna del futuro senza pensare alla letteratura che ha fatto storia. Perciò va dritta al cuore di un capolavoro senza tempo. «Lo spirito del luogo è una cosa strana, - cita riportando un passo di David Herbert Lawrence, dal libro “Sea and Sardinia” -. La nostra epoca meccanica cerca di non tenerne conto. Ma non ci riesce. Alla fine lo strano, sinistro spirito del luogo, così diverso e così avverso in luoghi differenti, manderà in frantumi la nostra identità meccanica… ».
«Ho amato molto questo libro - confessa Rimedia -, c’è l’anima della Sardegna con tutte le sue fragilità e la sua potenza. Quale futuro per un luogo fuori dal tempo e dallo spazio?».
«Un futuro tecnologico o agro pastorale, un ritorno a su connottu o una via di mezzo tra tradizione e innovazione? Arduo trovare una risposta univoca».
«La meraviglia che provo quando torno in Sardegna - spiega la libraia - è invariata e i miei pensieri nostalgici: mi commuovo quando vedo i lecci immensi, il blu sullo sfondo, i panni di lino stesi ad asciugare, quando mi offrono lattuga e miele a fine pasto. Lo stupore nel ritrovare tanta bellezza si alterna al disappunto. Mi imbestialisco - e questa espressione, visto che abitualmente utilizzo frasi ben più colorite rubate alla mia seconda patria, è chiaramente un eufemismo - quando vedo inutile cemento e poca cura, quando mi accorgo che è stato fatto poco o niente per migliorare i trasporti, quando ascolto i miei amici lamentarsi per tagli alla cultura, alla sanità, all’imprenditoria giovanile e capisco quanto sia impegnativo, a volte, viverci».
La copertina della prima edizione (1921) di Sea an Sardinia di David Herbert Lawrence
«Qualsiasi possibile scenario innovativo dovrebbe contemplare il rispetto per il territorio e per le sue peculiarità. Innanzitutto, credo sia necessario proteggerlo da un eccesso di globalismo, senza per questo rinunciare a strutturarlo in maniera più efficiente, e valorizzare e sostenere la cultura in tutte le sue forme. Mi auguro che un viaggiatore nel prossimo futuro provi la stessa emozione di Lawrence nel constatare l’autenticità della mia isola e dei suoi abitanti (e che possa visitarla più agevolmente!)».
La Sardegna è un’altra cosa, chiude Rimedia Deffenu citando quanto scriveva Lawrence nel 1921, è come la libertà stessa.
🎨 PausArte
Mario Adolfi, Foresta sogno, acrilico, carbone, colla, 80x80 cm, 2022.
Ho letto con piacere la blogletter di Luciano e Rimedia Deffenu, e voglio fare innanzitutto i complimenti a tutti e due, a Luciano per tutti i suoi lavori, per l’impegno e la passione che dimostra in ogni attività compresa quest’ultima iniziativa “Sardegna domani”, la sua blogletter.
A Rimedia Deffenu che io personalmente non conosco, ma da quanto ho letto del suo percorso impersona per molti versi la mia protagonista del Libro Annunziata, dove la protagonista appunto Annunziata, da Lodè parte per gli studi universitari e poi realizza i suoi sogni per il mondo e in particolare in Messico, non dimenticando mai la sua terra natia, e la Sardegna portando tutto dentro il cuore.
Credo che Rimedia come tutti quelli che partono per affrontare gli studi fuori della Sardegna, dimostrino una voglia di confronto, di sfida.
Quindi complimenti a Rimedia per la sua attività e per il suo salotto letterario a cielo aperto.
Maria Maddalena Sposito
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